Il pretesto ufficiale di questa escursione è stata la collezione
privata Reverberi in mostra al museo archeologico di Aosta dal titolo "Una
stagione informale" dal 20/06/2014
al 26/10/2014. X ulteriori info, leggi: “http://paneacquaculture.net/2014/07/11/collezionisti-per-caso-reverberi-e-la-sua-raccolta-informale-ad-aosta/

Dopo la mostra, ne approfittiamo per fare un giro nel centro
storico di Aosta, costellato di vestigia romane. Pranzo in camper a base di
prodotti locali (toma d'alpeggio, motzetta e 1 bottiglia di buon vino locale)
acquistati al mercato settimanale del sabato.
Decidiamo di fare un salto in Francia alla ricerca di qualche
prodotto locale possibilmente a km 0. Precisamente andiamo in Savoia
attraversando il passo del piccolo San Bernardo. Proprio alla frontiera c'è un
negozietto di souvenirs, dove acquistiamo il consueto adesivo da attaccare sul
camper e poi uno strumento particolare (x me non nuovo come tipologia) utile x
attizzare il fuoco, sto parlando del boufadour.
Finora i luoghi dove si utilizza in Italia sono la Sardegna e per
l'appunto nelle zone di montagna della Valle d'Aosta... Di solito nel resto
d'Italia si usano il mantice, una paletta di plastica, un pezzo di cartone o di
legno sottile... Vi assicuro che anch'io utilizzavo uno degli
"strumenti" sopra elencati finché non mi é capitato di recarmi in
Sardegna nel periodo natalizio... Ogni famiglia sarda che si rispetti non può
fare a meno di "su suadori" (lett. Il soffiatore), che poi vi farò conoscere
in occasione di qualche ricetta che pubblicherò.
È un'altra vita da quando lo uso x il barbecue o x il camino.
In Lombardia mi è capitato di vederlo esposto in qualche vetrina
di Milano (zona Missori) di negozi di antiquariato o di qualche ferramenta che
vende attrezzature da camino ma a prezzi esageratamente ed inspiegabilmente
alti! In Sardegna infatti con pochi € puoi portare a casa un affidabile ed
originale “soffiatore”…
Riprendiamo il nostro tour.. Siamo in Francia e dopo un tornante e
l'altro tra paesaggi mozzafiato arriviamo a Bourg Saint Maurice. Facciamo una
sosta in uno dei tanti supermercati con distributore di carburante annesso.. Di
solito ci fermiamo al "Super U" oppure all'"Intermarché",
dove il prezzo del diesel è decisamente conveniente rispetto ai prezzi imposti
in Italia. Uno dei prodotti che prendo sempre é la stevia con lo zucchero di
canna (miscelata nella stessa confezione), oppure le spezie x insaporire il
pollo o le carni bianche/rosse in generale (di solito sull'etichetta della
scatolina in plastica trovate scritto adatto x "les viandes blanches/rouges" o x "le poulet"), si trova anche l'insaporitore x il pesce (le poisson) x non parlare dei mix di
erbe aromatiche come il curry e
ancora il coriandolo in polvere o té ed infusi in foglie provenienti dai paesi
facenti parte dell'ex impero coloniale francese. Qualcuno si chiederà se c'è la
necessità di arrivare fino in Francia x acquistare dei prodotti che il più
delle volte si trovano ormai anche sugli scaffali dei negozi nostrani...
Ebbene, vi assicuro che a parità di denominazione, il sapore di queste spezie e
aromi vari é decisamente differente e vale la pena acquistare lì alcune
categorie di prodotti. Un discorso a parte meritano i formaggi. Ad es. io ho
acquistato dei formaggi vaccini, caprini e ovini cosiddetti "magri"
(x intenderci con sostanza grassa inferiore al 20%, quello della foto ne
conteneva il 36%), ovviamente c’è solo l’imbarazzo della scelta, dipende dai
gusti e dalle… tasche ;)
Pernottiamo presso un ampio e sicuro parcheggio che si trova in
periferia. Dopo un’abbondante e soddisfacente colazione a base di pain au chocolate e croissant, prendiamo
la via del ritorno verso casa. Dopo aver valicato il passo del piccolo san
Bernardo, e dopo qualche tornante proprio all’ora di pranzo notiamo un rifugio,
si chiama “Lo Riondet” (S.S. Piccolo San Bernardo, 4 – La Thuile (AO). info@loriondet.it, sito: www.loriondet.it.) In poche parole: una
piacevolissima scoperta! Iniziando dalla location
suggestiva, proseguendo con il personale molto cordiale e cortese e
terminando con l’ottimo cibo. Andateci! Non ve ne pentirete ;)
Noi abbiamo preso il filetto di camoscio con polenta al formaggio,
il tutto innaffiato da un buon vino rosso della casa.


Concludendo: a due passi dalla Lombardia c’è un mondo incontaminato
o almeno poco antropizzato dove la gente vive seguendo ancora i ritmi della
natura e rispettando le tradizioni che si tramandano da una generazione
all’altra. Fatevi rapire anche voi da questa magica atmosfera e godete di
quello che la montagna e le vallate hanno ancora da offrire al viaggiatore
paziente ed attento alle cose semplici della vita.
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